Pratiche contemplative nel trattamento delle dipendenze

Uno dei principali ingredienti attivi della mindfulness per la clinica delle dipendenze sembra essere l’ampliamento della metacognizione e in particolare dei processi metacognitivi che riguardano la consapevolezza dei processi automatici e degli inneschi affettivi e ambientali associati al craving, alla ricerca e al consumo di sostanze.

Il principale processo cognitivo sottostante la pratica della meditazione basata sulla mindfulness è il reiterato riorientamento dell’attenzione, dagli stimoli emotivamente carichi all’oggetto della meditazione stessa, il che inevitabilmente allena l’attenzione sostenuta e la sua regolazione, fondamentali per i processi cognitivi superiori.

Indipendentemente dalle tecniche impiegate, l’obiettivo della mindfulness è quello di interrompere (momentaneamente) la ruminazione sugli eventi passati e la pianificazione di azioni future. La maggior parte degli interventi esaminati prevede pratiche di meditazione sia formali che informali progettate per incoraggiare i partecipanti a interrompere il ciclo dei pensieri e fermare il processo di azione con il pilota automatico.

Cardinale e suora (Carezza) 1912, Olio su tela, Egon Schiele (1890-1918), Vienna (Austria) Leopold Museum